Le vie dei conigli sono infinite

Non ricorderai i passi che hai fatto ma le impronte che hai lasciato.

Mensa Italia
5 min readDec 27, 2020

La Pixar, in collaborazione con la W.O.W. ha deciso di produrre un film di animazione basato su un racconto inedito e molto dark di Lewis Adams K. Dick e descritto come un mix post-moderno di Alice in Wonderland, Watership Down e We remember it for you wholesale.

La storia si svolge a Bunnyville e ha come protagonisti la coniglia bianca Lola e il figlio Timmy. Lola è una mamma divorziata e molto impegnata con il lavoro. Ogni mattina conduce in macchina il coniglietto Timmy all’asilo e poi corre in ufficio.

Un brutto giorno d’estate, Lola è in ritardo, parcheggia al sole e dimentica Timmy in macchina. Alla fine della giornata, Lola apre la portiera e con orrore trova il piccolo Timmy arrosto e pronto per essere mangiato con contorno di patate.

Fortunatamente per Lola, a Bunnyville, il Professor Bianconiglio sta sperimentando il progetto N.E.V.E. = aNnullamento Eventi Violentemente Eccessivi. Lola viene informata sulle tre opzioni di manipolazione della memoria:

• il trattamento Bufera, che elimina tutti i ricordi relativi a un evento o a una persona;

• la soluzione Nevicata, che modifica i ricordi legati a un evento traumatico;

• il palliativo Brezza, in cui una lieve amnesia confonde i ricordi relativi a un evento traumatico, senza però cancellarli.

Nella sceneggiatura si vogliono seguire le tre opzioni per mostrare le conseguenze di ogni scelta.

Con la Bufera, l’intera esistenza di Timmy viene cancellata. Lola continua a vivere come se Timmy non fosse mai esistito. Ma si tratta ancora di Lola oppure perdere un paio di anni di ricordi ne ha modificato anche la personalità? Se l’identità si basa sugli eventi vissuti e ne viene plasmata, la Lola post-Bufera è una versione alternativa di Lola, che ha perso i momenti trascorsi con Timmy, ma ha la grande opportunità di poter (ri)vivere, come fosse la prima volta, esperienze rimosse dalla memoria.

Per la soluzione Nevicata, Lola chiede la creazione di falsi ricordi che incolpino l’ex-marito della morte di Timmy. Lola ha eliminato il senso di colpa e di responsabilità, ma sviluppa una grande nostalgia per Timmy e odio smisurato per l’ex. In questa versione, la Lola alternativa è maggiormente infastidita dal caldo, ha ricordi vaghi di una macchina incandescente sotto il sole e viene colpita da attacchi di panico quando non trova posto per parcheggiare all’ombra. Inoltre ha pensieri tormentosi e inconcludenti sul motivo per cui decise di affidare Timmy all’ex coniuge.

Col passaggio di una lieve Brezza, le tracce di Timmy si confondono per qualche settimana, ma non vengono cancellate. Dopo un breve periodo di sollievo, Lola sprofonda nella depressione. Ricoverata in psichiatria per tendenze suicide, il Professor Bianconiglio la tiene sotto stretta osservazione, somministrandole dosi massicce di farmaci antidepressivi e sottoponendola a terapia psichiatrica. Dopo mesi di cura, Lola comincia ad accettare la “realtà”. Ma ricostruire ossessivamente i tragici eventi ha ugualmente cambiato la sua personalità e influenzerà negativamente il suo futuro.

Convinta a sposare il Professor Bianconiglio, Lola sarà una mamma iper-protettiva per il secondo figlio Tommy. Non si riprenderà mai completamente dalla depressione e un giorno riuscirà a farla finita, lasciando un vedovo affranto e un figlioletto traumatizzato.

Questa è la storia originale, ma i responsabili della Pixar si scontrano con quelli della W.O.W. per modificare la trama giudicata troppo deprimente. Il produttore Oldwyn si oppone alle modifiche, spiegando come ogni alternativa abbia una solida base scientifica.

Cancellazione totale

Vivere situazioni traumatiche e violente crea in genere ricordi confusi e poco accurati, ma comunque angoscianti. A livello personale, l’oblio totale non sembra la soluzione peggiore. Forse neanche a livello sociale, anche se si dice che “chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo”. Purtroppo è evidente che, pur conservando la memoria storica di innumerevoli eventi, chiunque sia in grado di distorcerli e/o ripeterli a piacimento, spesso con varianti ancora più cruente. Citando Woody Allen: «Non ho scordato i sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento, purtroppo so che i record sono fatti per essere superati».

Cancellazione parziale e/o impianto di falsi ricordi

La memoria non funziona come un film registrato e riprodotto ogni volta in maniera identica. Le parti che compongono i ricordi vengono ripescate da diverse aree cerebrali e ricomposte ogni volta in maniera leggermente diversa. La ricomposizione è influenzata anche dallo stato d’animo del momento, per cui uno stato d’animo disturbato può condurre alla produzione di ricordi distorti. Più la falsità è consolatoria, più saremo portati a riprodurre la versione distorta dei fatti, che si rinforzerà ogni volta che “ricordiamo”.

Assenza di intervento

Ricordare troppe cose e troppo intensamente tende a produrre un sovraffollamento mnemonico e a rallentare le nostre azioni, impantanate in una marea di dettagli inutili. Anche in caso di assenza di traumi è facile scivolare nella nostalgia, che in passato veniva considerata una malattia mentale perché evidenziava in maniera crudele tutto quello che era andato perso per sempre. In genere “vivere di ricordi” non è considerata una buona idea.

I produttori Pixar e W.O.W. hanno un’ultima turbolenta riunione in cui Oldwyn, in preda alla disperazione, cita un antico detto persiano “Il tempo è un coniglio bianco che corre sulla neve. Ti accorgi che è passato solo dalle tracce che lascia. Dobbiamo permettere al nostro coniglio di lasciare le sue e le nostre tracce nella storia del cinema con questa narrativa filosofica ed esistenziale che non dà risposte ma mostra il caos della vita”.

Ma quelli della Pixar sono poco impressionati dalla saggezza persiana “Caro Oldwyn, ce ne sbattiamo del tuo coniglio. Non ti sei accorto di quanti altri conigli bianchi stiano saltellando sulla neve? Cosa ti fa pensare che le tue tracce esistenziali siano uniche? E comunque, con la prossima tempesta di neve spariranno tutte”.

Alcuni mesi dopo, quelli della W.O.W. sono pronti a produrre un film dell’orrore su un prestigiatore che estrae conigli vampiri neri da un cappello a cilindro bianco.

Intervistati da Variety sul progetto della W.O.W., i produttori della Pixar hanno dichiarato di non riuscire a capire perché la W.O.W. sia così fissata con i conigli, ma se non è riuscito nemmeno Nolan a fare un film decente sui prestigiatori, figuriamoci quegli sfigati.

Di Daniela Giusti

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